Piemonte
Borgomanero NO
Un anno e mezzo fa parte in collaborazione con l’azienda Bordiga il progetto Glep tra prove, assaggi e tante nuove sperimentazioni per la creazioni di nuovi flavors differenti dal solito. Due ragazzi con il supporto dello storico produttore di Cuneo, mettono a punto diverse ricette fino ad arrivare al traguardo finale. Oltre alla qualità del prodotto, che usa erbe aromatiche e radici delle Alpi Occitane, l’azienda Glep ha cercato di differenziarsi anche attraverso una nuova e più moderna immagine osando e spingendo su una comunicazione grafica inusuale. Ma andiamo a capire chi sono e cosa fanno i nostri eroi di oggi.
Ezio Primatesta – albergatore e ristoratore di terza generazione (Giardinetto e Approdo sul lago d’Orta) sommelier e curioso amante del Vermouth. Fratello della mitica Cinzia, famosissima moglie del Maestro Antonino Cannavacciuolo, senza la quale si dice Villa Crespi e tutte le altre attività marchiate Cannavacciuolo non avrebbero il successo ottenuto.
Luca Garofalo – Direttore creativo di un’importante azienda locale e innovatore grafico, istrionico, esuberante e genialmente folle.
Sono loro i due amici che hanno messo insieme skills diverse ma complementari nella creazione della Glep Beverages, la sigla Glep infatti significa Garofalo Luca e Primatesta Ezio. Tutto è partito davanti ad un Milano-Torino, cocktail che da sempre li accumuna nel piacere, ma ora anche nel dovere, proprio perché davanti alla voglia di migliorare il sapore del loro cocktail preferito è nata la necessità di produrre dapprima un Vermouth, il “VANDALO”, e subito dopo anche un Bitter , “SPINTO” , completando così la loro missione e dando un senso al loro Portfolio prodotti ora arricchito però anche di un Amaro: “GRINTA”, spirito del momento, scelta fatta prima di tutto per il tenore alcolico più basso di un distillato, ma con maggiore complessità e secondo perché è la tradizione italiana che lo richiedeva loro. I magnifici prodotti di Ezio e Luca nascono quindi quasi contemporaneamente, andando a creare uno dei più nuovi, innovativi e gustosi tris del momento dove la qualità ha la priorità sia nella scelta delle materie prime sia nella metodologia produttiva, dove non viene usato nessun prodotto di sintesi ma solo macerazioni ed infusioni naturali. L’Amaro Grinta in sapore ed in colore rappresenta qualcosa mai visto ancora sul mercato del macrocosmo Amaro, nasce in un territorio dove genziana e genepì la fanno da padrona tra le botaniche erbacee, il suo colore, orgoglio dell’azienda, lo conferma. Il Grinta rappresenta un po’ il connubio tra la tradizione piemontese e il liquore Chartreuse prodotto a pochi km dal confine, dal quale prende parecchie botaniche ma con molto meno alcol e un pochino più di zucchero. Genepy – Ginepro – Genzianella – Achillea – Genziana – Menta Piperita – Quassio – Eucalipto – Cardo – Camomilla – Rabarbaro, rappresentano in parte le botaniche più importanti della sua composizione aromatica. La produzione, come detto, avviene presso l’azienda Pietro Bordiga attraverso una singola infusione di radici, piante, erbe e fiori di montagna, viene poi fatto un mixage degli infusi e alcolati per estrarre al meglio le botaniche. Ciò che colpisce quando si è davanti una di queste bottiglie è l’inusuale grafica che anima le loro etichette, chiaramente questo lato della produzione è affidato alla mente creativa di Luca Garofalo, per il quale da sempre il mondo degli spirits è grande fonte di ispirazione. Così come lo è da sempre la natura. Affascinato dal mondo animale Luca ha lasciato che fosse questo a guidare l’immagine presente nell’etichetta. Senza alcuna regola di sorta in un flusso creativo istintivo hanno preso forma gli animali che rappresentano GLEP. Onirici, senza classificazione, con un’attenzione alla coscienza. È stato scelto per l’Amaro Grinta un animale come il lupo della Tasmania, ormai estinto, simbolo di tenacia e forza. Ha combattuto contro i coloni Australiani che lo hanno sterminato solo perché si mangiava le loro pecore. Al vertice della catena alimentare, non c’era animale più grintoso in tutta l’isola, c’è stata la volontà di dargli nuova vita con uno slancio nostalgico affinché la gente potesse capire di quanta bellezza ci si sta privando per sempre a causa degli errori umani. La Pantera Lacustre rappresenta invece “Vandalo” il Vermouth, animale elegante e raffinato, ma cresciuto in strada. Educato e adeguato ad ogni situazione, dalla bettola più bieca, al più lussuoso dei ristoranti. Sa comportarsi e affascinare e sa essere fluida e sinuosa come il Vermouth. Nasconde molti misteri dietro a quella maschera, ma è disposta a rivelarsi in cambio di vibrazioni sincere. Ed in fine la Lepre Volante. Veloce, rapida e tagliente. Un animale semplice la lepre, ma quella di GLEP sa volare. Il Bitter, come l’Amaro, tiene fede al patto col territorio, quindi rabarbaro e tanta genziana. Un Bitter molto spinto, agrumato e tagliente. Le botaniche più rappresentative del suo sapore Iberico – Arancio Dolce – Arancio Amaro – Rabarbaro – Cassia – Genziana – Quassio…
A parte il Milano Torino o l’Americano perfetto per cui Glep Beverages ha dato vita al portfolio, altri drink da provare a miscelare e suggeriti a noi dalla proprietà sono
N.3 MESSICO & GRINTA – Amaro Grinta, Tequila bianca, Tonica, Lime
N.8 NEGRONI GRINTA – Bitter Spinto, Vermouth Vandalo, Beefeater Gin, Amaro Grinta
N.9 MOJITO GRINTA – Amaro Grinta, Rhum plantatium, Acqua di soda, Zucchero, Lime, Menta
Ma anche una goccia in un long drinks a dare profumo e marcia in più (gin tonic).
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